La vertigine rappresenta un disturbo della sensibilità spaziale; è una particolare sensazione di spostamento di uno dei tre piani spaziali degli oggetti che lo circondano, oppure della propria testa in rapporto agli oggetti circostanti.
La vertigine è una distorsione della percezione sensoriale dell’individuo, con sensazione illusoria di spostamento del corpo in rapporto allo spazio, o dello spazio in rapporto al corpo, legata a uno squilibrio tra i due apparati vestibolari. Il soggetto percepisce una rotazione (o uno spostamento laterale) del proprio corpo o dell’ambiente circostante.
Tale distorsione influisce sul movimento della persona dandogli un’errata percezione dello stesso, caratterizzato da perdita di equilibrio, e può essere accompagnata da nausea, sincope, mal di testa e, più raramente, disturbi alla vista e vomito.
A seconda che le vertigini siano accompagnate dalla sensazione dello spostamento degli oggetti nel campo visivo o che tale fenomeno manchi, esse sono distinte in oggettive e soggettive. Nel primo caso il disturbo è avvertito anche ad occhi chiusi e tende a determinare la caduta a terra. Nel secondo caso l’attacco di vertigini è rappresentato da un penoso senso d’instabilità; spesso sono associate a disturbi neurovegetativi più o meno accentuati come la nausea e il vomito. Nel linguaggio comune, sono chiamati impropriamente vertigini diversi tipi di malessere che non comportano una sensazione di rotazione (per esempio cedimento delle gambe, instabilità, annebbiamento della vista, visione doppia, paura di cadere, considerati dai medici false vertigini).
Le vertigini oggettive, a seconda della localizzazione, si classificano in periferiche e centrali. Le vertigini periferiche sono provocate da una patologia dell’orecchio interno (sede del vestibolo e della coclea) o del nervo vestibolare (quello che si unisce al nervo cocleare per formare il nervo acustico). Le vertigini centrali sono sintomo di una malattia dei centri vestibolari dell’encefalo.
La finalità del sistema dell’equilibrio è di ottenere, con il minor dispendio energetico, la migliore stabilità statica e dinamica nell’andatura, con il pieno controllo dell’ambiente circostante. Gli organi principali del sistema dell’equilibrio si trovano nell’orecchio interno, nel vestibolo, e sono costituiti dai canali semicircolari e dalle macule dell’utricolo e del sacculo. Queste strutture recettoriali inviano informazioni spazio-temporali al cervello sulla posizione della testa. Il sistema vestibolare è soprattutto collegato con il sistema visivo e i muscoli antigravitari, cioè posturali.
Una disfunzione del Sistema Vestibolare mette in crisi il Sistema Posturale con conseguenze importanti sull’assetto. Tuttavia, vertigini soggettive possono avere, come causa, uno squilibrio posturale che va individuato e normalizzato attraverso un intervento multidisciplinare, che vedrà coinvolti medici specialisti diversi per arrivare alla corretta diagnosi e soluzione della disfunzione.