Quando si parla di cervicale (cervicalgia) si intende un dolore al livello del collo. Il dolore parte dal collo e da lì si irradia alle spalle (trapezi) e, nei casi più gravi, alle braccia, rendendo difficoltosi i movimenti.
La cervicale può essere scatenata da un insieme di cause particolarmente numerose, tra tutte la sedentarietà, i colpi di freddo e una postura scorretta. Nei casi più gravi la cervicalgia acuta è invece causata da colpi di frusta, ernie cervicali, ipercifosi dorsale, iperidrosi lombare, osteofiti, spondili e sport di potenza.
Nella maggior parte dei casi, all’origine del dolore, c’è un’alterazione funzionale non grave, che interessa le strutture meccaniche situate nella regione delle prime vertebre della colonna dovuto ad alterazione della postura: si tratta dei muscoli, dei legamenti, dei dischi intervertebrali e delle articolazioni posteriori che garantiscono sia il movimento (il collo ha un’estrema mobilità per consentire allo sguardo di orientarsi in tutte le direzioni) sia il sostegno (il collo, struttura esile, sostiene la testa che è molto pesante).
La contrazione cronica dei muscoli cervicali frequentemente si accompagna a disfunzioni temporo-mandibolari e a cefalea.
Uno stress meccanico protratto nel tempo, se non corretto, provoca dolore. In questa situazione spesso si inserisce lo stress che, provocando una contrattura della muscolatura, favorisce l’insorgenza di micro-lesioni.
Sappiamo che, tendenzialmente, i movimenti del collo di flesso-estensione tendono a sovraccaricare la zona cervicale bassa (anelli C5-C6), per cui il dolore si manifesta alle spalle; mentre una postura prolungata al video, per esempio, tende a sovraccaricare la zona cervicale alta (anelli C1-C2) provocando più facilmente mal di testa. Naturalmente ognuno di noi può avere una reazione individuale.
Spesso l’origine è da ricercarsi in un’alterazione della biomeccanica della colonna vertebrale dovuta a disfunzioni posturali. Obiettivo della Riprogrammazione posturale grazie al metodo Silving®, è normalizzare gli equilibri tonici, sia statici che cinetici, del corpo al fine di ottimizzare i movimenti delle articolazioni vertebrali.