Il bambino non è un adulto in miniatura e neanche una tavolozza bianca. Alla nascita ha già un patrimonio motorio ricco e potenzialmente infinito. Basta nutrirlo di stimoli ed esperienze oltre che di cibo materiale. La pelle è sensibilissima e va toccata, massaggiata, stimolata: è l’involucro che ci protegge dal mondo esterno ma anche uno strumento di conoscenza di noi stessi e dell’altro. Gli occhi sono il nostro cervello che guarda fuori! Matureranno del tutto intorno ai 7/8 anni. Fino a quel momento devono allenarsi a vedere e non solo a guardare. L’avventura della stazione eretta passa attraverso il gattonamento. Senza fretta!
Rispettare i tempi di apprendimento e di movimento del bambino è davvero molto importante. Giochi in cui si striscia o si rotola, sono fondamentali. Non vanno trascurati. Sono fasi importanti dove si vivono mutamenti profondi degli equilibri tonici e dinamici del corpo e della psiche. Imparare a camminare poi è una conquista faticosa. Equilibrio, creatività, coordinazione, consapevolezza del nostro corpo e dei suoi movimenti ci permettono di costruire il nostro bagaglio motorio fin da piccoli.
I bambini vanno aiutati a organizzare la propria psicomotricità con giochi adeguati alla età e alle capacità individuali.
Dalle modalità più corrette per stare in piedi a come camminare, correre, saltare, lanciare correttamente fino all’apprendimento di schemi di azione sportivi anche evoluti.
Giocare. Che bello!