Partecipo spesso, con grande piacere alle escursioni di trekking o ciaspolate organizzate dal Cai e una domenica, partecipando ad una ciaspolata del gruppo escursionisti, mi sono trovata in un ambiente innevato straordinariamente bello e stimolante.
Ciaspolando in compagnia e complice la mia deformazione professionale, mi sono sorpresa a riflettere sulla straordinarietà del movimento umano.
Chi partecipa a trekking e ciaspolate sa che in montagna si cammina, si salta, si striscia, ci si arrampica.
E forse senza saperlo, ci siamo cimentati nei nostri Schemi Motori di Base!
Per “Schema motorio” s’intende la mappa d’attivazione neuro/motoria di ciascun movimento volontario, cioè la strada che compie l’impulso nervoso dal cervello al muscolo che svolgerà la contrazione necessaria alla realizzazione del movimento.
Gli Schemi Motori di Base (Strisciare, Rotolare, Gattonare, Camminare, Correre, Saltare, Lanciare ed Arrampicarsi) sono le unità di base della motricità umana.
Sono definiti “di Base” perché sono strade d’attivazione neuro/motoria geneticamente prestabilite, proprie della specie umana (la cui caratteristica principale è la posizione eretta) necessarie alla sopravvivenza e innate, ossia originate dai riflessi neurologici primitivi, arcaici, già presenti al momento della nascita. Il loro successivo sviluppo segue precise tappe d’apprendimento, dipendenti dal progressivo sviluppo sensoriale e del Sistema Nervoso Centrale.
Imparare a realizzare e utilizzare in modo efficace questi elementi significa, dal punto di vista Psico-Motorio, aver stimolato in modo adeguato gli apparati nervosi centrali e periferici deputati all’analisi, alla sintesi ed all’elaborazione dei dati percettivi e strutturato in modo compiuto il proprio ” Schema Corporeo ” .
Coordinare questi movimenti, sembra facile ma non lo è: innanzitutto il cervello deve analizzare e catalogare le informazioni in ingresso che riceve dagli organi di senso (o Recettori) coinvolti stabilendo, in maniera multipla, quale sia la posizione del corpo e degli oggetti esterni, vicini al corpo, e traducendo tali informazioni spazio/temporali in comandi opportunamente inviati ai muscoli interessati, gli unici organi in grado di consentire l’effettivo movimento.
I Recettori che forniscono al cervello le principali informazioni spazio/temporali sono i sistemi Visivo (occhi), Stomatognatico (bocca), Vestibolare (orecchie), Emozionale (il mondo interiore), Viscerale (biochimico/metabolico), la Pelle e il sistema dell’Appoggio Podalico (bacino, gambe e piedi).
Le loro informazioni sono plurime anche in un solo istante, perché l’integrità multisensoriale favorisce una più ricca percezione della condizione psico-corporea e una completa localizzazione degli oggetti e, dunque, di potenziali ostacoli.
Le nostre escursioni, di qualsiasi natura siano, coinvolgono il corpo nella sua totalità.
La cosa migliore sarebbe di arrivare in montagna con un buon assetto posturale, cosi un bel trekking o una ciaspolata contribuiranno ad allenare e a mantenere forte l’equilibrio psico-fisico, migliorando la buona riuscita di ogni attività degli amanti della montagna.